Milano, capitale economica e “morale” del Paese, ma anche capitale del lavoro femminile tre ‘800 e ‘900: questo lo scenario in cui si inscrive una storia inedita delle donne nel movimento operaio e socialista delle origini. L’autrice nella sua appassionata e rigorosa ricostruzione illumina il volto femminile delle leghe, in cui risalta la ivacità delle tessitrici, l’audacia delle sarte, la tenerezza delle piscinine, la compattezza delle tabacchine. Nonostante il ricorrente boicottaggio e la pesante discriminazione salariale che ne ostacolarono sia la carriera nel sindacato sia le possibilità di resistenza negli scioperi, le operaie presero parte attiva alle lotte e alle rivendicazioni di quegli anni e furono sostenute dalla Camera del lavoro che ne assecondò la combattività e le incluse, seppure in minoranza, nel suo gruppo dirigente. Una storia che l’occupazione maschile dei vertici della politica e del sindacato ha in gran parte cancellato e che questo libro restituisce, coniugando immagini e precisione descrittiva.
Fiorella Imprenti, laureata in storia contemporanea all’Università degli studi di Milano, è dottoranda in “Storia delle donne e dell’identità di genere” presso l’Università Orientale di Napoli. Si occupa di storia sindacale e di storia del riformismo sociale.