In ricordo di Sandra e Stella. Donne, diritti e lavoro.
Sabato 12 maggio 2012
14.30-19.00
Aula magna Liceo Elio Vittorini via Donati, 5/7 – 20146 Milano
Il Consiglio di Zona 6, l’Archivio del Lavoro della Camera del Lavoro di Milano, il Centro Lumina e l’Anpi di zona 6
organizzano
In ricordo di Sandra e Stella. Donne, diritti e lavoro
Il Programma:
I saluti del Preside e delle istituzioni: Presidente di zona Gabriele Rabaiotti, gli assessori Stefano Boeri e Lucia De Cesaris, l’Anpi di Milano, Tiziana Pesce (figlia di “Sandra”)
Relazioni introduttive
- intervento di Roberta Cairoli, ricercatrice del Centro Lumina: Percorsi ed esperienze femminili nella Resistenza
- intervento di Debora Migliucci, vice-direttrice dell’archivio del Lavoro della Camera del Lavoro di Milano: Lavoro, Costituzione e Diritti, una prospettiva storica
- proiezione di video su “Sandra”, Onorina Brambilla e “Stella”, Stella Vecchio
Testimonianze
- Ione Bagnoli, sindacalista, della commissione femminile Cgil di Milano insieme a Onorina Brambilla, sul tema: l’attività sindacale e politica delle donne nel dopoguerra
- Antonio Pizzinato: Anpi Lombardia, già Segretario Generale Nazionale CGIL, sul tema: gli anni ’50 e ’60, il lavoro, le fabbriche, il sindacato nella zona Sud di Milano.
- Luigia Cassina, responsabile del Coordinamento donne Cisl di Milano, sul tema: l’attività sindacale e politica delle donne negli anni ’70 e il consolidamento dei diritti
Tavola rotonda sul lavoro oggi: Diritti o “privilegi”?
Le grandi fabbriche di una volta, dove si entrava da giovani fino alla pensione, non esistono più. Le tecnologie dell’informazione, il decentramento, il ricorso a fonti esterne, il subappalto, hanno trasformato i luoghi di lavoro e ridotto fortemente l’occupazione. Le tute blu fanno ormai parte della storia del movimento operaio. Il lavoro è cambiato. Dalla produzione di manufatti si è passati alla produzione di beni immateriali e di servizi. Le condizioni di lavoro attuali richiedono flessibilità e adattabilità a mansioni che mutano in continuazione. I contratti a termine hanno sostituito il lavoro fisso. I lavoratori di oggi sono quelli dei call center, dei centri commerciali, delle piccole e spesso piccolissime imprese, con 2 o 3 dipendenti. La difficoltà di aggregazione ha ridotto il potere contrattuale dei sindacati. Qualcuno dice che i lavoratori di un tempo erano dei privilegiati: il lavoro sicuro, l’articolo 18, lo Statuto dei diritti dei lavoratori, la pensione dopo 35 anni di lavoro, la mensa, le colonie estive gratis per I figli, e che i “privilegi” dei padri stanno ricadendo sulle spalle dei figli in quanto principale causa dell’attuale precarietà, del mancato sviluppo e della mancata creazione di nuovi posti di lavoro. Il modello è cambiato e molti giovani, si dice, non gradirebbero né il lavoro a vita, nello stesso luogo, né la mensa aziendale (preferiscono i ticket).
Altri, invece, di fronte all’insicurezza del lavoro e al peggioramento delle condizioni, pensano sia a rischio la stessa democrazia, che dai diritti conquistati si è passati alla negazione dei diritti, contrabbandata per modernità.
Alcuni li chiamano privilegi, altri li chiamano diritti, non è un problema semantico, è una questione politica
Ne parlano:
- Ida Regalia, sociologa del lavoro Unimi
- Maria Sciancati , segretaria generale Fiom -CGIL Milano
- Serena Bontempelli, segretaria generale Uilm-UIL Milano
- Alice Locci, operatrice sindacato commercio Cisl di Milano
- Francesco Fasano, Presidente Commissione scuola zona 6
- Cristina Tajani, Assessore alle Politiche per il Lavoro, Sviluppo Economico, del Comune di Milano.
Performance tragicomica di Lucia Vasini, attrice, sul lavori del futuro
Coordina i lavori: Rita Barbieri, Presidente Commissione Cultura zona 6